La tradizione antica indica che l’ideale per esercitarsi con lo yoga è all’alba o al tramonto. La maggior parte delle persone trova che le prime ore del mattino siano buone per l’attività. È un momento in cui il corpo e la mente sono ancora freschi e tranquilli. Molti disturbi esterni non esistono durante la mattina presto: l’aria è pulita e l’ambiente tranquillo. Detto questo dobbiamo tutti fare i conti con i nostri impegni di lavoro, familiari, personali… e quindi trovare nella giornata il momento più idoneo contestualmente a noi stessi. Rispettando però alcune regole basilari, non esercitarsi con lo yoga dopo i pasti, ambiente tranquillo e pulito, mancanza di insetti.
Da un punto di vista fisiologico, durante il processo di assimilazione e di digestione l’energia del corpo è richiamata dall’elaborazione del cibo introdotto e questo non consente di poter destinare quanto necessiti al sostegno muscolare per lo svolgimento delle asana.
Al di là dei momenti migliori per fare yoga la prima cosa di cui dovremmo preoccuparci è quella di riportare la mente nel corpo. Diversamente dalla ginnastica posturale la corretta postura nello yoga si inserisce nella più attenta ricerca dello stato di una postura interiore fatta di calma, di quiete e di stabilità psicofisica, di una mente in grado di andare oltre la mente stessa e quindi di manifestarsi nella percezione somatosensoriale di una struttura corporea riequilibrata perché non più condizionata da tensioni e contrazioni.