LO YOGA PER IL MUSICISTA
Il musicista professionista si adatta alle esigenze tecniche del proprio strumento e ogni strumento ha un suo preciso progetto di struttura necessario nella trasformazione dell’energia in musica. Quindi nasce un sofisticato rapporto tra il corpo fisico e lo strumento. Il musicista, nello studio e nella performance, trasforma la propria struttura in “strumento dello strumento”.
L’adattamento che si verifica allontana dal corretto assetto posturale, e questo adattamento prolungato nel tempo modifica il corpo generando un terreno ideale per il manifestarsi di patologie. L’assetto del comparto emotivo, interviene inoltre con stimoli che aumentano le necessità adattative nella risposta comportamentale e nella gestione dello stress da prestazione. Le capacità individuali vengono compromesse e ridotte dai problemi fisici e dall’ansia.
In che modo lo yoga è utile al musicista.
Il primo obiettivo che con lo Yoga si raggiunge è l’aumento di ciò che viene definita “coscienza corporea”. Antiche posture yoga, le asana, sono raffinate tecniche di precisione motoria che uniscono movimento, respiro ed attenzione mentale, il musicista eseguendole riesce a compensare nel corpo gli squilibri muscolari e tendinei realizzando un’efficace azione preventiva. Inoltre sempre per merito dell’aumentata coscienza corporea si aumentano le capacità della performance; corpo e mente agiscono insieme, lavorando profondamente nella realizzazione del bilanciamento necessario per la migliore espressione artistica.
Dunque al centro di questa visione Yoga del musicista c’è l’essere umano bilanciato, consapevole di quella condizione di centralità dalla quale è possibile operare con il massimo controllo dell’efficienza energetica, mirando ad usare sempre e solo le strutture muscolari indispensabili col minimo sforzo.
Per una consulenza introduttiva gratuita